Psicologia e insicurezza. AFFRONTARE L’INSICUREZZA: dai limiti alle risorse.
L’insicurezza è una sensazione spiacevole, molto diffusa, percepita in occasione di una scelta, di fronte ad un compito o quando dobbiamo esporci al cospetto di altri o delle proprie responsabilità.
Può
essere più o meno accentuata e comparire in situazioni più o meno
complesse (es. per sostenere la tesi di Laurea o per pagare la
bolletta all'ufficio postale) e di conseguenza influenzare in
maniera più o meno accentuata la vita di tutti i giorni.
Il
disagio si manifesta quando l’insicurezza s’impone nella vita
della persona, in modo invasivo
e persistente creando difficoltà continue nel
quotidiano, alimentando sempre di più la sensazione di essere come bloccati, non più padroni di
sé stessi e dei propri comportamenti.
Quando esiste un buon funzionamento psicologico, la persona, vive sensazioni
d’insicurezza di fronte a scelte importanti, a compiti difficili o in quelli in
cui è meno preparato. In questi casi, egli, elabora strategie personali per
colmare la distanza tra le sue competenze e la scelta o il compito da svolgere.
Per esempio, se deve comprare una casa cercherà di avere tutte le informazioni
necessarie per fare una scelta azzeccata, se deve dare un esame, studierà i
libri consigliati, e via dicendo.
Le
strategie, che possono essere le più varie ma tutte utili se efficaci,
consentono di conoscere la situazione, padroneggiarla, averne il controllo e di
conseguenza diminuire la distanza tra la persona ed il compito e aumentare il
senso di sicurezza.
Il
problema, nasce quando la persona si sente insicura spesso (es. più volte al giorno), di fronte
a compiti/decisioni
giudicati semplici (es.
uscire di casa per andare a comprare il pane) e quando l’insicurezza è tanto accentuata che la persona non è capace di mettere in atto
strategie risolutive e si
blocca (es. rimandare gli
esami universitari).
In questi casi, è importanti cogliere i motivi sottostanti l’insicurezza:
- hanno
a che fare con la sensazione di non sentirsi abbastanza capaci? (es. bassa
stima di sé, difficoltà a riconoscere le proprie risorse, …)
- ci
permettono di ottenere dei vantaggi secondari,“bloccati” in una situazione di
non scelta? (es. non mi laureo perché ho paura del dopo: mondo del lavoro
precario, responsabilità della vita adulta, perdita di privilegi nella famiglia
d’origine, …)
- ci
consentono di non pensare e quindi di affrontare problemi più gravi? (es. mi
preoccupo dell’insicurezza per le piccole cose ma non mi accorgo di evidenti
problemi di coppia)
- ci
autorizzano a non prendere una decisione scomoda perché
bloccati dall'insicurezza? (es. fidanzati “eterni” che non decidono
di fare il passo successivo per non fare i conti con il desiderio di
interrompere la relazione)
- e ancora altri motivi, personali e specifici di quella situazione e di quel momento particolare.
Capirne
i motivi, aiuta a trovare la strada giusta da percorrere per affrontare il
problema e superarlo. Questo non significa eliminare l’insicurezza ma significa
superare “il blocco” causato dall'insicurezza e riappropriarsi del
controllo su di sé e sulla propria vita.
Per intraprendere il percorso di comprensione, accettazione e controllo dell’insicurezza intensa (accentuata anche per le piccole cose), pervasiva (influenza le scelte di vita) e persistente (dura nel tempo) è quasi sempre necessario rivolgersi ad un esperto psicologo o psicoterapeuta. Negli altri casi, la persona, può sperimentare da sé le proprie strategie efficaci per ottenere risultati di successo, per tentativi ed errori o stimolando la creatività.
Non è il superbo il più capace
ma l’insicuro
che inventa la sua sicurezza
0 Lascia il tuo commento