Il
senso di colpa, se eccessivo, è un sentimento che limita la libertà individuale
a causa della sua presenza invadente nel pensiero di chi lo vive. In quanto lo
lega ad una situazione, comportamento o ad altra persona impedendo di vivere
serenamente la quotidianità.
Sentiamo un senso di colpa perché pensiamo di non esserci comportati
al meglio, di aver commesso un errore e di non potervi porre rimedio subito.
Oppure ci si sente in colpa nei confronti di coloro, famigliari e non solo, cui
pensiamo di dovere sempre qualcosa in più di quello che già
facciamo.
Sono infinite le occasioni per sentirsi in colpa e ci sono persone particolarmente sensibili a questo sentimento.
In
psicologia, la
funzione positiva del
senso di colpa è quella di permettere alle persone di riflettere su ciò che
stanno facendo, di valutarne le conseguenze e di farsi carico della
responsabilità di queste conseguenze. È una funzione psicologica importante che
consente una vita sociale “ordinata” entro le regole. Quindi non può essere
eliminato. Se lo fosse vivremmo nel caos e nell'anarchia.
Esistono,
però, numerose persone che, abitualmente o in particolari periodi della loro
vita, si sentono schiave
del senso di colpa e
quindi deprivate di una vita serena e piacevole perché sempre troppo
preoccupate a pensare a quello che fanno, a quello che hanno già fatto e a come
porvi rimedio. A volte, il senso di colpa è vissuto come una musica di
sottofondo che di tanto in tanto si fa sentire più forte e blocca ogni altra
attività altre volte può diventare una vera ossessione e invadere tutto, o
quasi, il tempo e lo spazio di un individuo.
Nelle risposte a queste
domande,
si nascondono i nostri
punti critici,
le difficoltà, i
disagi.
E' su questi che
occorre spingere per un cambiamento
o più semplicemente
verso l’accettazione
dei limiti e
conflitti interiori.
In questo modo,
è possibile vedere
attenuarsi
anche un senso di colpa
invadente e oppressivo.
via XI febbraio, 63 - 61121 Pesaro (PU)
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