“Tristezza stagionale: L’estate è (quasi) finita. Ecco come prepararsi al rientro”
Rientrare
dalle ferie è davvero un momento spiacevole dal punto di vista psicologico. C’è
chi non dorme la notte del giorno prima, chi ha il mal di stomaco, chi ha
pensieri negativi, quelli che fino all'ultimo restano in giro con
gli amici pur di non far finire la giornata, insomma separarsi dalla condizione
di essere in ferie è davvero difficile.
Ma
perché è così difficile? In
fondo lo sappiamo che arriverà questo momento, siamo preparati e riposati,
siamo abituati a lavorare, perché ricominciare è tanto faticoso?
Perché lasciare
qualcosa di piacevole ci rende tristi. E
la giusta emozione per salutare qualcosa o qualcuno è proprio la tristezza.
Tristezza perché si è concluso ciò che ci piaceva e tristezza per il dovere di
riprendere in carico le responsabilità, le preoccupazioni e i problemi che
temporaneamente avevamo messo da parte.
Ma
non dobbiamo preoccuparci troppo di questa tristezza. E’ necessaria e
funzionale ad elaborare il passaggio delicato tra due situazioni molto diverse
tra loro, di cui una molto piacevole e l’altra un po’ meno. Quindi possiamo
evitare la tristezza? No, meglio di no, perché è proprio la tristezza che ci
aiuterà a rientrare, a tutti gli effetti, nel ruolo di chi lavora o comunque di
chi ha delle responsabilità da riprendere in mano (vedi casa, famiglia, studio,
etc).
E
allora come fare? Semplicemente occorre viverla, non c’è un modo sano per non
sentire il passaggio. Il
passaggio va sentito se vogliamo poi liberarcene in tempi
brevi. Perché le emozioni non vissute poi ritornato e ritornano fino a quando
non gli abbiamo dato ascolto. Allora è meglio viverle al momento giusto,
riconoscerle e affrontarle. Invece, accade spesso che le persone preferiscano
non sentire le emozioni negative e facciano di tutto per evitarle ma poi quelle
emozioni ritornano e non sappiamo più legarle al contesto che le ha generate e
questo crea confusione e smarrimento.
Quindi il mio consiglio per un buon
rientro è
prepararsi con consapevolezza
ad un passaggio che sappiamo essere delicato.
· Prendersi un po’ di tempo
"neutrale" tra le ferie e l’inizio delle routine lavorative dove
favorire il cambiamento con attività più tranquille e semplici.
Un
momento da vivere da soli o da condividere con poche persone ma “buone”
nel senso di persone che aiutino a rilassarti, con le quali puoi condividere le
tue emozioni e pensieri ma allo stesso tempo sentirti distesa e leggera.
Questo
momento “neutrale” ti servirà a lasciare il mood delle ferie ma allo stesso
tempo a raccogliere la tua concentrazione per riagganciarti ai lavori lasciati
in sospeso.
In questo modo, le emozioni
non bloccheranno il flusso
naturale
delle tue idee e della creatività
ma le favoriranno
restituendoti presto
le energie e la voglia di
ricominciare.
E ora, si riparte.
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Dott.ssa Katjuscia Manganiello | Psicologa Psicoterapeuta
Studio
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