“Un passo fuori dal senso di inferiorità. Parlane con la Psicologa”
Quando ti senti inferiore agli altri ogni confronto è doloroso. Tutti ti sembrano migliori di te e l’unica cosa che vorresti è non provare più tanto senso di inferiorità. Vorresti uscirne al più presto, con o senza l’aiuto di una brava psicologa.
Ma per affrontare la cosa come si deve non puoi scappare da quello che pensi di te stessa. Devi entrarci in contatto. E da lì partire per fare un passo in avanti, non di corsa, non un salto ma un semplice passo.
Il primo passo che puoi fare è quello di entrare in contatto con quello che pensi di te, perché se provi un senso d’inferiorità, al di là delle esperienze negative che puoi avere fatto nella tua vita, è prima di tutto perché pensi di non valere abbastanza. Qualcuno, qualcosa, nel tempo, gradualmente o dopo un evento specifico ti ha permesso di costruire un’idea non realistica di te stessa per cui ora credi di non valere abbastanza.
Questa è
un’idea forte che ti costringe a sentire un dolore profondo legato al senso che
ti dai. Per questo entrarci in contatto è allo stesso tempo tanto importante
quanto faticoso e doloroso. Quindi il primo passo che devi fare è accettare che
per stare meglio occorre passare attraverso lì dove stai peggio.
Abbiamo detto che guardarsi dentro non è facile, soprattutto se devi guardare qualcosa che non ti piace. Ma è possibile farlo.
A. Puoi iniziare prendendo una fotografia di te stessa, una di quelle senza filtri correttivi dove pensi di non essere venuta neanche tanto bene. Prendila in mano e osservala, lascia che inizialmente vengano fuori le emozioni istintive. Per cui sarà facile per te individuare subito ciò che non ti piace. Può essere lo sguardo, i capelli, il vestito o qualche altra parte di te.
B. Una
volta uscite queste prime emozioni fortemente condizionate dal tuo pregiudizio
negativo, fai un bel respiro e riguarda la foto cercando di non giudicare
ma guardare semplicemente. Cosa ti colpisce? Una luce particolare, un
colore, un modo di fare che ti appartiene. Attenzione, in questa fase niente
giudizio! Non cadere nel tranello di vedere ancora quello che non va. Se non
trovi niente è perché il tuo pregiudizio continua ad avere il sopravvento,
quindi torna indietro al passo precedente.
E se ancora non riesci riprova tutto da capo un altro giorno.
C. Ora
che sei riuscita a mettere da parte il pregiudizio negativo che è dentro di te
prova a guardare la foto cogliendo gli
aspetti piacevoli. Forse sarà il sorriso? O quella camicetta
che ti piace tanto? Oppure l’espressione dolce dei tuoi occhi.
Anche in questo caso se non riesci è perché sei ancora troppo giudicante per questo ripeti il passo precedente e se non riesci riprova da capo in un altro giorno.
D. Se
invece sei riuscita a trovare quello che ti piace, riguarda la foto mettendo insieme tutti i pezzi. Da una parte ci sono le cose che non ti
piacciono, da un’altra quelle neutrali e infine quelle che ti piacciono.
Ecco, questa è una visione sicuramente più realistica di te stessa.
Perché una
visione realista prevede tutte e tre le sue componenti: positive, negative e neutrali. Se prevale fortemente solo una di queste
c’è qualcosa che non va nel modo in cui guardi a te stessa. E’ un modo falsato
da pregiudizi che ti impedisce di vedere tutto il resto.
Se questo esercizio ti è piaciuto e desideri continuare ad andare avanti con la psicologa puoi iniziare un percorso di psicoterapia per attraversare e poi oltrepassare quello che non ti piace di te.
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Dott.ssa Katjuscia Manganiello | Psicologa Psicoterapeuta
Studio
di Psicologia e Psicoterapia
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