Da troppo tempo, ormai, hai la sensazione che tuo marito preferisca la sua famiglia a te.
Lo capisci perché non difende mai il tuo punto di vista, se deve scegliere tra te e loro sono sempre i suoi genitori ad avere la meglio, è più preoccupato di cosa pensano loro piuttosto di cosa pensi tu, non puoi prendere decisioni senza l’approvazione di tutta la famiglia.
E questo sta diventando un problema e una vera sofferenza psicologica.
Sonia e Luca convivono da 2 anni nell’appartamento sotto i genitori di lui nella casa di proprietà della famiglia d’origine di lui. Sonia vorrebbe andare a vivere in una casa per conto loro per avere più privacy, più libertà di muoversi, senza sentirsi sempre osservata dalla famiglia di lui. Ne ha parlato con Luca, spiegando le sue ragioni, ricordandogli che hanno la possibilità economica per farlo ma Luca ha chiuso subito il discorso con un “Non se ne parla proprio, e se abbiamo bisogno dell’aiuto dei miei per i bambini? E se i miei hanno bisogno del nostro aiuto? Io non posso fare questo ai miei genitori, glielo devo per tutto quello che hanno fatto per me.”
Tutto troppo costoso, difficile da sorreggere, per questo continua a non fare mai davvero quel passo. Continua a restare lì fedele ai suoi con al suo fianco la nuova famiglia: la soluzione migliore per lui, quella più rassicurante.
In questi casi di problemi di coppia, la psicologa può intervenire per aiutare le persone coinvolte a far emergere i loro bisogni e a trovare un modo per incastrarli senza che nessuno si senta abbandonato, perso o in preda ai sensi di colpa.
In particolare può aiutare lui ad aumentare le distanze dai suoi per avvicinarsi di più alla nuova famiglia, può aiutare lei a capire quanto è importante la famiglia di lui e cosa fare per sostenerlo in questo passaggio delicatissimo.
E' importante ricordarsi che non può essere una guerra tra le parti, nessuno ne avrebbe un vantaggio.
È come avere un gomitolo con un filo che si sbroglia, il gomitolo in principio è in mano alla famiglia d’origine poi passa alla nuova famiglia.
Mio marito preferisce la sua famiglia a me: un esempio
Sonia e Luca convivono da 2 anni nell’appartamento sotto i genitori di lui nella casa di proprietà della famiglia d’origine di lui. Sonia vorrebbe andare a vivere in una casa per conto loro per avere più privacy, più libertà di muoversi, senza sentirsi sempre osservata dalla famiglia di lui. Ne ha parlato con Luca, spiegando le sue ragioni, ricordandogli che hanno la possibilità economica per farlo ma Luca ha chiuso subito il discorso con un “Non se ne parla proprio, e se abbiamo bisogno dell’aiuto dei miei per i bambini? E se i miei hanno bisogno del nostro aiuto? Io non posso fare questo ai miei genitori, glielo devo per tutto quello che hanno fatto per me.”
Ma perché il mio compagno si comporta così?
In fondo lui ha deciso di andare a convivere o sposarsi, lui ha scelto te perché ti ama, vuole dei figli da te, vuole trascorrere la sua vita con te.
Eppure sembra continuare a preferire la madre.
Il motivo principale è che non si è mai davvero reso indipendente dalla sua famiglia d’origine.
Dal punto di vista affettivo, è rimasto figlio senza diventare adulto.
Il motivo principale è che non si è mai davvero reso indipendente dalla sua famiglia d’origine.
Dal punto di vista affettivo, è rimasto figlio senza diventare adulto.
Per cui il legame con i suoi è più forte di qualsiasi altro legame: è necessario per non perdere la sicurezza affettiva.
Separarsi dalla famiglia d'origine è difficile
Separarsi dalla famiglia d’origine, non per abbandonarla ma per andare avanti per la sua strada, è come un tradimento per i suoi.
Una perdita troppo grande tanto da generare sensi di colpa, paura del rifiuto, paura di non farcela da solo, di essere cattivo, sbagliato.
Tutto troppo costoso, difficile da sorreggere, per questo continua a non fare mai davvero quel passo. Continua a restare lì fedele ai suoi con al suo fianco la nuova famiglia: la soluzione migliore per lui, quella più rassicurante.
E a volte funziona, ci sono coppie che lo fanno per tutta la vita e a loro va bene così, hanno trovato un equilibrio che gli consente di stare bene. Altre volte no. Diventa motivo di litigi sempre più accesi e di grandi sofferenze che possono portare a rancori e rotture definitive dei legami.
Come può intervenire la psicologa
In questi casi di problemi di coppia, la psicologa può intervenire per aiutare le persone coinvolte a far emergere i loro bisogni e a trovare un modo per incastrarli senza che nessuno si senta abbandonato, perso o in preda ai sensi di colpa.
In particolare può aiutare lui ad aumentare le distanze dai suoi per avvicinarsi di più alla nuova famiglia, può aiutare lei a capire quanto è importante la famiglia di lui e cosa fare per sostenerlo in questo passaggio delicatissimo.
E' importante ricordarsi che non può essere una guerra tra le parti, nessuno ne avrebbe un vantaggio.
È come avere un gomitolo con un filo che si sbroglia, il gomitolo in principio è in mano alla famiglia d’origine poi passa alla nuova famiglia.
Il gomitolo separa, fa evolvere ma il filo tiene uniti tutti, nonostante la distanza.
Se lui continua a preferire la sua famiglia a te, quel gomitolo resta fermo e non vi permette di evolvere.
Se anche tu stai vivendo una situazione simile e non riesci da sola a cambiare le cose, chiamami al 349 6347184 oppure scrivimi con WhatsApp per affrontare insieme le tue difficoltà.
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Dott.ssa Katjuscia Manganiello
Tutti sono importanti dentro una famiglia
ma ognuno ha il proprio posto.
Separarsi dalla famiglia d’origine
per costruirne una propria
non significa rinnegarla, abbandonarla o sottrargli importanza.
Significa prima di tutto crescere,
cambiare ruolo e posto per creare qualcosa di nuovo
mantenendo salde le proprie radici da cui si è partiti.
Se anche tu stai vivendo una situazione simile e non riesci da sola a cambiare le cose, chiamami al 349 6347184 oppure scrivimi con WhatsApp per affrontare insieme le tue difficoltà.
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Dott.ssa Katjuscia Manganiello
Psicologa Psicoterapeuta a Pesaro e Online
via XI febbraio, 63 - 61121 Pesaro (PU)
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Tel. 349 6347184
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